Marzo 2013
segue : Confronto tra 6 coppie di minidiffusori + un subwoofer attivo

Le misure strumentali - part 2


Le misure in ambiente



La risposta in ambiente
1) Distanza di misura 3 mt, diffusori su stands alti 80cm, distanti 70cm dalla parete di fondo.
2) Distanza di misura 3 mt, diffusori su stands alti 80cm, a ridosso della parete di fondo.
3) Distanza di misura 70cm, diffusori rialzati di 20cm su desktop, a ridosso della parete di fondo.


SEGNALE DI MISURA:
-pink noise stereo (canali contemporanei ma scorrelati)

DIFFUSORI:
-posizionamento = vedi grafici 
-senza griglie parapolvere frontali

MICROFONO DI MISURA
-posizionato all'altezza dell orecchie relativa al test di ascolto, ossia: altezza pari a 100 cm da terra per gli ascolti "classici" a 3 mt di distanza.
                                                                                                                 altezza pari a 40cm dal piano della scrivania per ascolti "nearfield su desktop".
-puntato centralmente tra i diffusori

NOTA BENE
Per la massima comprensione dei grafici sottoriportati, essendo rilevati in un normale ambiente di ascolto NON trattato acusticamente, mi piace sottolineare che :
- nella misura "1" esiste una sensibile risonanza ambientale sui 40-50hz.
- nella misura "2" troverete la classica cancellazione, qui intorno ai 300hz (wall-dip), dovuta alla parete posteriore.
- nella misura "3" noterete il rinforzo in gamma mediobassa dato dal doppio caricamento acustico della parete posteriore più il vicino piano della scrivania.







Dynavoice Magic S4-EX v2

Dynavoice_Magic_S4-EX_v2_ambiente su stand
Dynavoice_Magic_S4-EX_v2_ambiente su stand accostati alla parete di fondo
Dynavoice_Magic_S4-EX_v2_ambiente su desktop
Le Dynavoice, posizionate in maniera "audiophile", ossia su uno stand apposito e distanziate di 70cm dalla parete posteriore, mostrano una risposta in ambiente all'apparenza estremamente lineare. Spostandole insieme agli stand fino a portarle a ridosso della parete di fondo notiamo il fisiologico inspessimento della gamma bassa e mediobassa, che se non fosse per una localizzata caratterizzazione sugli 80-100hz, darebbe vita ad un risultato complessivamente più equilibrato del precedente. Disponendo invece le svedesine sulla scrivania del PC, a mò di monitor nearfield, ritroviamo un andamento praticamente rettilineo dalla gamma media in su , caratterizzato addirittura da una lievissima progressiva salita alle alte frequenze , da una piccola caratterizzazione in gamma media, e "sporcato" da un pesante eccesso di pressione sui 100 hz; ricordo che con questa sistemazione la gamma bassa e mediobassa dei diffusori viene caricata sia dalla parete posteriore, che dal piano della scrivania. Nel complesso ci appare un diffusore che digerisce solo parzialmente la presenza di pareti a ridosso, ma che dai 300hz in su evidenzia sempre una risposta piuttosto regolare.





Indiana Line Nano.2

IL Nano.2_ambiente su stand
IL Nano.2_ambiente su stand accostati alla parete di fondo
IL Nano.2_ambiente su desktop
Le piccolissime Indiana Line mostrano particolarmente bene, a causa della loro limitatissima estensione alle basse frequenze, come nel posizionamento adottato per la prima misura di questo set di prove, esista un modo ambientale sui 40-50hz.
Detto questo, ponendole su stand e lontane dalla parete di fondo, le "Indiana" mostrano una risposta abbastanza regolare, ma con basse in secondo piano, un filo di esuberanza sulle medie frequenze ed una certa caratterizzazione in gamma medioalta; ovviamente , vista la impostazione filosofica del prodotto, si trovano più a loro agio se spostate a ridosso della parete di fondo, posizione nella quale trovano un maggior equilibrio complessivo, pur mantenendo quella "colorazione" poco prima delle alte frequenze.
Posizionate sulla scrivania e con la parete posteriore a ridosso, trovano un insospettabile corpo alle frequenze mediobasse, ma vedono accentuarsi le irregolarità della risposta in banda passante. SIcuramente sono diffusori nati per stare vicini alla parete di fondo, e posizionati non troppo vicini alle orecchie dell'ascoltatore. Aggiungo poi, che per una maggiore fedeltà di riproduzione, dovrebbero suonare con il supporto di un subwoofer.




Magnat Monitor Supreme 100

Magnat MS100_ambiente su stand
Magnat MS100_ambiente su stand accostati alla parete di fondo
Magnat MS100_ambiente su desktop
Le Magnat, se posizionate su stand lontani dalla parete di fondo, mostrano un sensibile sbilanciamento tonale in favore delle gamme media e sopratutto alta;  mantenendole poggiate sugli stand, ma accostandole alla parete di fondo, rinforzano la gamma bassa e mediobassa, migliorando il loro equilibrio, in ogni caso mantengono parte della loro predisposizione per le gamme superiori. Da notare quindi una gamma bassa e mediobassa poco incisive, ma che scendono verso le più basse frequenze in maniera molto più progressiva di altri concorrenti; un piccolo punto a favore.
Utilizzandole su desktop, e nel contempo a ridosso della parete di fondo, acquisiscono l'auspicabile corpo in gamma mediobassa, ma nel contempo si conferma la decisa supremazia della gamma altissima. In definitiva con queste misure, le Magnat, ci hanno restituito un risultato poco convincente a causa sopratutto dello sbilanciamento della gamma alta, sempre protagonista. Vedremo se l'ascolto ci confermerà o meno queste impressioni.





Proson Event Sat-41

Proson event sat41_ambiente su stand
Proson event sat41_ambiente su stand accostati alla parete di fondo
Proson event sat41_ambiente su desktop
Le Proson Event Sat 41 mostrano un andamento opposto a quello delle Magnat Monitor Supreme 100 appena misurate; nella misura in ambiente, posizionate su stand disposto a 70cm dalla parete di fondo, mostrano, oltre che una buona estensione alle basse frequenze, una ottima regolarità fino alla gamma media (circa 1,5 Khz), dopo di chè il loro rendimento cala improvvisamente con uno scalino discendente di circa 7-8dB. Non poco. Ovviamente questo comportamento subisce una ulteriore evidenziazione avvicinandole alla parete di fondo; in questo caso la risposta misurata in ambiente regala una ulteriore preponderanza delle gamme bassa e mediobassa, che stavolta oscurano anche la gamma media, a particolare danno poi delle frequenze a carico del tweeter; gamma alta alla quale non basta avere una risposta molto regolare poichè effettivamente manca un pò di pressione acustica.
Infine, se disposte sulla scrivania ed a ridosso della parete di fondo, tipo monitor nearfield, evidenziano un miglioramento complessivo dell'equilibrio tra gamma media ed alta ma anche una inaccettabile esaltazione della gamma bassa (sui 100hz). Risultati non convincenti, da avvallare comunque con un attento ascolto.



Scythe Kro Craft revB

Scythe Kro Craft revB_ambiente su stand
Scythe Kro Craft revB_ambiente su stand accostati alla parete di fondo
Scythe Kro Craft revB_ambiente su desktop
Le economicissime Scythe quando disposte su stand e distanti dalla parete posteriore mostrano una risposta caratterizzata da medie frequenze in evidenza, e da basse frequenze un pò in secondo piano ma piuttosto estese per un minidiffusore, anche tenendo presenti i rinforzi dovuti alle risonanze ambientali. Le alte frequenze, invece appaiono estese ma un pò indietro e sopratutto sporcate da una picco a 10Khz. Avvicinando le Scythe alla parete posteriore notiamo un parziale riallineamento della gamma mediobassa, anche se rimane ancora un pò indietro rispetto alla media. Sul desktop la stretta gamma attorno ai 100-120hz viene esaltata, e mette in ombra la buona estensione in basso fin'ora dimostrata. Permangono le caratteristiche di una gamma media esaltata ed i una gamma alta un pò in secondo piano, ma sopratutto sporcata da uno stretto picco di pressione.





diffusori autocostruibili "Mini-D"

MINI-D_ambiente su stand
MINI-D_ambiente su stand accostati alla parete di fondo
MINI-D_ambiente su desktop
Le autocostruibili "MiniD", quando disposte su stand e distanti dalla parete di fondo danno vita ad una risposta simile, nell'andamento generale, a quella delle Scythe, ma molto più regolare su tutta la banda e sopratutto in gamma alta; quindi vediamo la zona posta tra i 600 ed i 2000hz un pò in evidenza, e le gamme bassa ed alta piuttosto estese, adeguatamente  lineari ma leggermente indietro. Resta il fatto che come le citate concorrenti appaiono un pò "leggere" nell'equilibrio tonale. Ma non dobbiamo dimenticarci che il loro ideatore , Saverio Denitto, le ha concepite per stare a ridosso o quasi alla parete di fondo. Infatti nella rilevazione successiva vediamo che a parte il fenomeno di "wall-dip" tipico delle installazioni a parete e non dipendente dal diffusore (fenomeno che con queste misure di cabinet è visibile sui 300hz),  la risposta è abbastanza equilibrata, con un filo di predominanza attorno ad 1-2Khz , per poi tornare ad un livello perfettamente consono alla misura in ambiente, nella banda del tweeter, mantenendo anche ottima linearità ed estensione.
Nella disposizione "desktop" la gamma altissima acquisisce più presenza (parlo delle altissime), e la mediobassa acquisisce la solita esaltazione; ma la piccola esaltazione in gamma media diventa più evidente.





Proson Rumble R-8
( In questo caso le disposizioni di microfono e subwoofer saranno identiche tra loro ma varieranno le configurazioni dell'apparecchio )

Proson Rumble R8 - ambiente, posto a terra taglio elettronico a 180hz
Proson Rumble R8 - ambiente, posto a terra taglio elettronico a 40hz
IL Nano.2 con e senza subwoofer Proson Rumble R8_in ambiente
La risposta in ambiente di una unità "subwoofer" non ha molto senso se non affiancata da quella della omologhe unità "satellite"; questo perchè le frequenze di competenza di un sub , per loro natura, sono particolarmente influenzate dall'ambiente circostante. A differenza, per esempio, delle frequenze sopra i 1500hz, che in ambiente hanno uno sviluppo più direttamente confrontabile a quello rilevato con la misura anecoica.
Fatta questa precisazione, andiamoci comunque a vedere i grafici; in questo caso le diverse curve non differiscono dalla posizione di installazione in ambiente dell'apparecchio, ma solo dalla frequenza di taglio del filtro elettronico interno. Vediamo che questo subwoofer in ambiente emette tranquillamente i 30-35hz e che , volendo, può mantenere una emissione lineare fino a circa 130hz. Ma il grafico più interessante è il terzo, che ci mostra quella che può "fare" un diffusore microbo come le Indiana Line Nano.2 insieme a questo subwoofer, adeguatamente settato (frequenza di taglio e livello). In pratica, sembra di essere di fronte ad un grosso ed ingombrante diffusore da pavimento che scende fino a 30hz; un buon risultato.






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