Marzo 2013
segue : Confronto tra 6 coppie di minidiffusori + un subwoofer attivo

Le misure strumentali - part 1


Le misure

- Risposta in frequenza @anecoica in asse
- Risposta in frequenza @anecoica a vari angoli orizzontali
- Risposta in frequenza @anecoica a vari angoli verticali
- Misura della curva di Impedenza e Fase elettriche







Ricordo il mio set di misura........
  1. Notebook di adeguate prestazioni, con sistema operativo pulito, con  il solo software di misura installato ed i driver indispensabili. Sistema operativo Windows 7 32bit.
  2. Scheda audio con link USB2.0, "E-MU 0204", con preamplificatore microfonico in classe A, incorporato. Supporta i 192Khz-24bit in ingresso/uscita, contemporaneamente. Driver ASIO 2.0
  3. Microfono di misura calibrato e certificato ISEMCON EMM13D082/H-P48/RM, con cavalletto telescopico. File di pesatura aggiornato a Maggio2012.
  4. Calibratore microfonico in classe 1.
  5. Alimentatore microfonico Phantom +48V, "ART Phantom II PRO", funzionante a batteria 9Volt.
  6. Amplificatore finale di potenza stereo "The t.amp S100 mkII", in classe AB. Sensibilità regolabile per ogni canale, ingressi bilanciati/sbilanciati, 100+100 W RMS su 4ohm. Nelle tipiche condizioni di misura (ossia utilizzando 1 canale e basse potenze di uscita) l'amplificatore risulta perfettamente stabile anche alle più basse impedenze (anche inferiori a 2ohm).
  7. Software di misura ARTA/STEP/LIMP  v1.71.
  8. Opportuni cablaggi, adattatori e jig con resistenze antiinduttive calibrate.
  9. Multimetro "true RMS" con larga banda passante.
  10. Ponte LCR.
Le misure vengono effettuate con il notebook alimentato tramite batteria interna.

Ambiente di misura domestico, costituito da una sala normalmente arredata e senza nessun correttore di acustica ambientale.
Dimensioni (LxPxH) : 7.80x4.50x3.00 .
Area calpestabile 35.1mq
Volumetria 105.3mc






La risposta @anecoica 20-20000hz, in asse

La risposta viene chiamata "@anecoica" , poichè essendo ottenuta in ambiente non anecoico, viene integrata matematicamente da una serie di misure near-field (campo vicino) al fine di eliminare le intereazioni ambientali. Per questo motivo, sotto i 300hz NON può dichiararsi "di precisione assoluta".
Tuttavia il software utilizzato nel  dominio digitale, e la tecnica di calcolo tramite convoluzione della risposta all'impulso adeguatamente finestrata e ricalcolata,
permettono di avvicinarsi abbastanza alla realtà anecoica. Se ne deduce che il risultato potrà acquisire un accettabile grado di approssimazione.
In ogni caso la "risposta anecoica  in asse" è sostanzialmente una misura quantitativa, e rappresenta solo uno dei tantissimi aspetti da valutare.




Dynavoice_Magic_S4-EX_v2_anecoica
Le Dynavoice vantano una risposta @anecoica in asse molto regolare, solo lievemente sellata in gamma media; la leggera salita verso le alte frequenze potrebbe essere desiderabile quando si vuole ottenere una risposta in ambiente non troppo calante in gamma alta e medioalta, mentre la "pienezza" in gamma mediobassa può farci pensare ad un minidiffusore che tenta di dissimulare la propria compattezza. La gamma bassa, per quel che si può ottenere in pochissimi litri di volume, appare piuttosto estesa, ma anche calante in maniera piuttosto repentina; vedremo all'ascolto se ciò implica qualche caratterizzazione. La sensibilità, per la tipologia del diffusore, si può valutare come "media"; siamo intorno agli 85 dB/2.83V/1mt.
Una annotazione: le Dynavoice, insieme alle Indiana Line, sono quelle con le minori tolleranze acustiche tra un diffusore e l'altro; la cosa potrebbe essere anche un caso, ma sono più propenso a credere ad un buon controllo di qualità in sede di progettazione/assemblaggio degli altoparlanti.



Indiana Line Nano.2 anecoica
La risposta @anecoica in asse delle piccolissime Indiana Line salta all'occhio per molteplici aspetti; il primo, viste le dimensioni della cassa ce lo aspettavamo, e denota una scarsissima discesa in frequenza. Sotto i 100hz c'è davvero poco da fare, e se volete un ascolto ragionevolmente realistico le dovrete affiancare ad un, anche compatto, subwoofer. L'aspetto molto positivo, invece, è la sensibilità, che è la più alta del lotto e si attesta attorno agli 87,5 dB/2.83V/1mt; un valore ottimo malgrado siano i diffusori più compatti della recensione. Sicuramente non necessiteranno di molti watt per suonare piuttosto forte. La risposta sarebbe discretamente regolare, se non fosse per il fatto che presenta una evidente anomalia attorno ai 7 Khz; a mio parere quello è un break-up del piccolo midwoofer, e sarà da tenere d'occhio nelle valutazioni successive. La progressione in alto del tweeter appare ben estesa, anche se non particolarmente lineare.
Una annotazione: le piccole Indiana Line, insieme alle Dynavoice, sono quelle con le minori tolleranze acustiche tra un diffusore e l'altro; la cosa potrebbe essere anche un caso, ma sono più propenso a credere ad un buon controllo di qualità in sede di progettazione/assemblaggio degli altoparlanti.



Magnat MS100 anecoica
Le Magnat sono minidiffusori in sospensione pneumatica, ossia , sono le uniche del lotto che non sfruttano un tubo reflex per estendere la risposta verso il basso; al fine di controllare l'emissione del piccolo midwoofer, utilizzano l'effetto "molla" dell'aria chiusa ermeticamente nella cassa . Tutto questo in parte spiega l'andamento molto smorzato delle basse frequenze; frequenze che non si estendono molto verso il basso, ma che, decadendo molto dolcemente (12 Db/oct) spesso all'ascolto appaiono naturali e ben smorzate. Vedremo in seguito se ciò sarà effettivamente riscontrabile. La risposta fino ai 5Khz appare piuttosto lineare, ma dopo questo limite si impenna decisamente; forse un pò troppo affinchè in sede di ascolto non si avverta qualche sorta di sbilanciamento tonale. La sensibilità in banda passante è mediobassa, ossia attorno agli 84dB/2.83V/1mt.

Proson Event Sat41 anecoica
Nella risposta @anecoica in assele Proson Event41, all'apparenza, non ci presentano un risultato particolarmente convincente; l'andamento è piuttosto tormentato, con la gamma mediobassa un pò esaltata, ed un buco notevole ed improvviso appena superata la gamma media. Quest'ultimo, a dire il vero, potrebbe (condizionale d'obbligo) non essere prticolarmente problematico, sopratutto se venisse rilevato solo in una particolare posizione del microfono ; questo perchè, come accennavo in precedenza, la risposta "anecoica in asse" non è certo la risposta avvertibile in ambiente! Per valutare meglio questa irregolarità (comunque di per se negativa) serviranno altre misure, magari fuori asse, e chiaramente anche l'ascolto. Fino a quel punto la gamma media appare abbastanza regolare, mentre oltre, la gamma alta appare giustamente estesa, anche se con un livello apparentemente un pò risicato; lato basse frequenze, a parte lo smorzamento non particolarmente buono, l'estensione appare più che soddisfacente. Sensibilità abbastanza bassa, che si attesta attorno agli 83-84 dB/2.83V/1mt.

Scythe_Kro_Craft_revB_anecoica
Le "famose" ed economicissime Scythe ( le più economiche del gruppo in prova, e probabilmente anche in assoluto nel panorama dei diffusori "HiFi" ) ci mostrano una risposta @anecoica in asse non molto regolare; la decisa ma regolare esaltazione della banda "mediana", ossia quell gobba esistente tra i 700 ed i 3 Khz, potrebbe essere voluta considerando il riallineamento in ambiente della gamma bassa e mediobassa, quando il diffusore è posto vicino ad una parete. Seguono però un buco in gamma medioalta, ed un deciso picco attorno ai 10 Khz, sicuramente poco amichevole; probabilmente questo è dovuto ad un deciso breakup del midwoofer (che ha membrana rivestita in alluminio...) ed a tal proposito sarà interessante la valutazione della risposta fuori asse. L'estensione in gamma altissima è discreta e lineare, seppur un poco calante al crescere della frequenza, mentre in gamma bassa, considerando il risicato litraggio del diffusore, troviamo una risposta abbastanza estesa e sopratutto ben smorzata, quasi cpome una sospensione pneumatica; ciò è dovuto alla forte coibentazione del condotto reflex che ne avvicina il funzionamento ad un caricamento parente stretto del "reflex", chiamato "aperiodico". La sensibilità è bassa, e si attesta attorno agli 82-83 dB/2.83V/1mt. Per questo motivo, e per il fatto che la tenuta in potenza dichiarata del diffusore è di soli 20W RMS, è  probabile che risulterà sicuramente un apparecchio poco propenso ad emettere buone pressioni sonore.




MINI D_anecoica
Le "autocostruibili" MINI-D hanno una risposta @anecoica in asse un pò tormentata, anche se complessivamente mostrano un andamento equilibrato; la cosa che a prima vista disturba è la stretta depressione attorno ai 4Khz, tra l'altro preceduta da una gamma media un pò sostenuta. Come per altri concorrenti si dovrà aspettare l'esito dei grafici di risposta fuori asse ed in ambiente, per fare un minimo di credibili valutazioni ; di certo c'è che il decadimento della risposta in bassa frequenza è assolutamente da "manuale", smorzato e abbastanza ben esteso. L'estensione in basso, appunto, è nella norma, ma la perfetta regolarità ed il perfetto smorzamento potrebbero portare a sorprese positive in sede di ascolto. La gamma alta pare molto estesa, probabilmente anche sopra i fatidici 20Khz, anche se in questo grafico, non regolarissima. La sensibilita è mediobassa, e mi pare assestarsi mediamente sugli 84 dB/2.83V/1mt.




Proson Rumble R8_anecoica
Eccoci all'outsider! Il subwoofer della Proson in questa recensione ha corso una gara a sé, non potendosi certo confrontare a dei minidiffusori, ma al massimo cooperandoci in sala di ascolto. Ricordo a tutti che è un apparecchio amplificato, e dotato di crossover elettronico passa-basso interno.
La misura @anecoica è stata rilevata regolando il guadagno dell'amplificatore interno in modo che ai morsetti dell'altoparlante arrivassero 2.83V (ossia circa 2 W RMS sull'altoparlante, che ha impedenza nominale di 4 ohm); ha dimostrato, grazie anche alla possibilità di ricevere una seppur piccola equalizzazione dall'elettronica di controllo, una estensione invidiabile per un woofer da 8" , che peraltro sa emettere anche buone pressioni in ambiente. Nel grafico potete vedere 2 curve, rilevate rispettivamente con le frequenze di taglio minima e massima; i 30-35hz appaiono la frequenza minima realisticamente riproducibile, il che da questo punto di vista fa invidia a diversi diffusori da pavimento anche di ampie dimensioni.  Con il taglio elettronico minimo imponibile dal filtro interno  la risposta si stringe ad una stretta campana, e si può riassumere in 30-60hz (-6dB); con quello massimo invece la risposta diventa circa 33-150hz (-6dB), perfetta per un utilizzo LFE in un compatto impianto HT. Se il decadimento alle frequenze subsoniche, complice l'elettronica di controllo , appare un pò repentino, ci troviamo comunque di fronte ad un apparecchio che non mancherà di estendere notevolissimamente la risposta in basso di piccoli satelliti, ed anticipo, anche con buonissima riserva dinamica per la categoria.





La risposta @anecoica oltre i 500hz
a varie angolazioni

Passiamo alle risposte oltre i 500hz, rilevate anche FUORI ASSE, sia sul piano orizzontale ( 0°/10°/20°/30° ) sia su quello verticale ( -10°/0°/+10° ).
Ricordo che ad una tipica, per questi diffusorini, distanza di ascolto di 250cm, 10° corrispondono ad uno spostamento del microfono (orecchie) di circa 43cm.
Tale valore quasi rappresenta la differenza di altezza delle vostre orecchie tra lo stare seduti su una sedia e stare in piedi;
o se volete nello spostarsi sul divano di un posto, verso destra o verso sinistra.
I grafici, in ascisse, avranno una scala più espansa, per apprezzare meglio l'andamento della risposta in  frequenza.



Dynavoice_Magic_S4EX_v2 - risposta angoli orizz
Dynavoice_Magic_S4EX_v2 - risposta angoli vert
Le Dynavoice mostrano una regolarità fuori asse degna di nota; se sul più "facile" piano orizzontale denotano solo una direttività del tweeter leggermente superiore alla media in gamma altissima, sul più difficile piano verticale troviamo solo qualche leggerissimo cedimento tra i 2 e d i 6Khz, dovuto alla interazione tra le emissioni acustiche tra i due altoparlanti. Una prestazione strumentale molto buona, anche per un diffusore di classe superiore, che replica la valutazione complessiva della linearità già riscontrata in asse. Ne deduciamo che per quanto riguarda la emissione del diffusore ci troviamo di fronte ad un apparecchio piuttosto accurato dal punto di vista progettuale.





Indiana Line Nano2 - risposta angoli orizz
Indiana Line Nano2 - risposta angoli vert
Le Indiana Line, sul meno critico asse orizzontale, mantengono l'andamento già visto nella misura in asse, dimostrando quindi una ottima dispersione fuori asse dei singoli altoparlanti; quindi ritroviamo (purtroppo) quello stretto picco sui 7 Khz anche nelle misure fuori asse, dove risulta solo lievemente  addolcito. Evidentemente, quando l'emissione del cono del midwoiofer cede il passo a quella della piccola "conupola" tweeter (ad 8Khz circa), la dispersione torna massimamente elevata, per poi ricalare sensibilmente oltre i 15 Khz, quando anche il minuscolo tweeter inizia a diventare più direttivo. Sull'asse verticale, sopratutto spostando il punto di misura verso il basso ( -10° ), troviamo un bel buco in banda 3.5/5.5 Khz, dove probabilmente si avverte una cancellazione di emissione tra i due altoparlanti; se invece andiamo a quote più alte del tweeter ( +10° ), notiamo che l'emissione rimane praticamente fotocopiata a quella che è in asse. In definitiva un discreto risultato collaborativo tra i due altoparlanti.





Magnat MS100 - risposta angoli orizz
MAgnat MS100 - risposta angoli vert
Le Magnat sul piano orizzontale hanno una dispersione eccellente, tanto che sembra di avere a che fare con un unico e poco direttivo altoparlante fino a 12-13Khz; dispersione che dopo cala , a dire il vero, in maniera abbastanza repentina; sul piano verticale il comportamento è comunque più che discreto, evidenziando solo un buco all'incrocio di midwoofer/tweeter (attorno ai 5 Khz) se ci si sposta con gli orecchi a quote superiori a quella del tweeter ( +10°), mentre al di sotto di questo tutto rimane sostanzialmente come in asse.
Nel complesso la sinergia tra le due vie appare buona.






Proson Event sat41 - risposta angoli orizz
Proson Event Sat41 - risposta angoli vert
Le Proson sul piano orizzontale manifestano una dispersione non elevatissima in tutta la banda di intervento del tweeter; la ottima notizia è che questa direttività è molto regolare in tutta la sua presumibile banda di intervento , senza aumentare, come di solito accade, all'aumentare della frequenza. Ciò probabilmente è il frutto di quella particolare flangia a "guida d'onda" di cui il tweeter è stato fornito, e che in teoria aiuta a rendere la dispersione della piccola cupola simile a quella del cono del midwoofer, diminuendo quella sensazione di scollamento acustico tra le due vie. Sul piano verticale, abbassando l'orecchio più in basso del tweeter ( -10° ), notiamo che il buco in gamma media/medioalta che si presentava in asse diventa una voragine; questo potrebbe aiutare a minimizzare parte delle riflessioni del pavimento. Spostandoci invece con l'orecchio più in alto del tweeter
( +10° ), la risposta anecoica si linearizza anche rispetto alla rilevazione in asse, e quell'avvallamento si riduce un pò. Malgrado tutto non mi pare che l'incrocio tra gli altoparlanti sia inappuntabile, sopratutto perchè interagiscono negativamente per una porzione molto ampia di banda passante; cosa che potrebbe pesantemente ripercuotersi anche sulla risposta complessiva in ambiente.





Scythe Kro Craft revB - risposta angoli orizz
Scythe Kro Craft reB - risposta angoli vert
Le "famose" ed economicissime Scythehanno un comportamento "diverso" dalle altre; già dalle misure sul piano orizzontale si avvertono delle discrepanze tra le varie curve. Evidentemente questo diffusore lascia al midwoofer grandissima parte della riproduzione della banda passante, percui è evidente che fuori asse, oltre i 5Khz, diventi particolarmente direttivo e diminuisca progressivamente la pressione emessa . Tanto è vero che in gamma altissima, dove solitamente la dispersione diminuisce, succede il contrario; questo perchè finalmente il wooferino lascia le redini della riproduzione alla compatta cupola del tweeter. Questo cambiamento repentino di dispersione è però un toccasana, perchè fa in modo che fuori asse, su questo piano, la risposta sia calante ma diventi molto più regolare, sparendo di fatto quel picco sui 10Khz (30°).
Sul piano verticale invece notiamo quello che può sovente succedere con filtraggi troppo semplificati ; l'estrema semplicità del filtro fa in modo che il tweeter subisca un taglio molto blando. Nel contempo il woofer esprime una gamma molto estesa, il che porta alla interazione acustica distruttiva tra i due altoparlanti per una lunga porzione di banda passante;  tutto ciò crea un buco di risposta se spostiamo il punto di misura sopra il tweeter ( +10° ). Sotto al tweeter, invece ( -10°), la risposta ricalca quella in asse.
In definitiva queste misure ci fanno ben capire la filosofia di questo diffusore: siamo praticamente di fronte ad un woofer largabanda, supportato da un supertweeter con filtraggio ridotto ai minimi termini; chiaramente le prestazioni strumentali sono un pò altalenanti. Vedremo l'ascolto.





MINI-D - risposta angoli orizz
MINI-D - risposta angoli vert
Eccoci finalmente al diffusore autocostruibile, ideato da Saverio Denitto.
Sul piano orizzontale troviamo una dispersione ai vari angoli ottimamente regolare, segno che si è scelto di sfruttare al massimo le capacità di dispersione del midwoofer, per poi passare le redini al tweeter;  in gamma altissima c'è un sensibile fenomeno di incremento della direttività,  ma trovandoci di fronte ad una sostanziosa e classica cupola da 25mm, ciò appare poco più evidente che nella norma; complessivamente questo calo crea una risposta in discesa ma piuttosto regolare (30°). Più complesso il comportamento sul piano verticale; infatti se abbassiamo il microfono sotto al tweteer ( -10° ) la risposta si linearizza dimostrandosi addirittura migliore che in asse. Spostando invece il microfono sopra al tweeter ( +10° ) troviamo un profondo ed ampio buco che sconsiglierebbe di ascoltare i diffusori "sotto quota", almeno per sfruttare al massimo il solo campo acustico espresso direttamente dal diffusore (ossia quello che arriva ai nostri orecchi senza nessuna interferenza ambientale). Una prestazione strumentale discreta, ma non ottimale.









Le curve di impedenza e fase elettrica
Rilevate con sample rate di 48Khz , segnale Pink Noise, facendo la media di 10 misurazioni con un livello di ingresso equivalente a circa 85mV. 



Dynavoice_Magic_S4-EX_v2_impedenza e fase elettrica
Le Dynavoice mostrano un modulo di impedenza digeribile da tutti gli amplificatori HiFi degni di tale appellativo; in ogni caso sotto i 6-700 hz l'impedenza scende un pò, ed a circa 260hz riscontriamo il minimo: 4,06 ohm, ma con sfasamento nullo. Scegliete percui un normale amplificatore che supporti ufficialmente i diffusori da 4 ohm, senza altri particolari requisiti di erogazione. Dal modulo estrapoliamo una frequenza di accordo reflex di circa 78hz, nella norma per diffusori di questo tipo; la differenza tra il valore max dei due picchi in favore di quello superiore, ed il valore un pò elevato del minimo tra essi, è forse riconducibile alla discreta quantità di fonoassorbente posta vicino ai tubi , che ne fa diminuire un pò il rendimento. Questa cosa può essere voluta per addomesticare un pò una risposta alle basse frequenze poco smorzata. Da notare un piccolissima alterazione sui 400hz, che forse è dovuta a qualche risonanza strutturale interna.




Indiana Line Nano.2 impedenza e fase elettrica
Le piccole Indiana Line si dimostrano diffusori dall'impedenza noiminale Z pari a 4 ohm; attorno ai 330hz , ed ai 120, troviamo il minimo di 3,99ohm con sfasamento praticamente nullo. Un carico non particolarmente complesso, percui sarà sufficiente un amplificatore che possa pilotare diffusori con Z nominale di 4 ohm, senza altri particolari requisiti di erogazione. L'accordo del reflex anteriore si assesta alla frequenza di circa 110hz; un valore piuttosto elevato, che ci conferma la scarsa estensione lato basse frequenze. Malgrado il sottile cabinet in plastica, vista la conformazione dei picchi di impedenza a bassa frequenza, notiamo delle perdite complessive piuttosto basse; evidentemente influisce anche la bassa quantità di fonoassorbente presente nel piccolo cabinet. Non si notano neanche alterazioni localizzate del modulo. Ragioni per le quali posso affermare che alla Indiana Line, grazie ad una intelligente progettazione, hanno saputo usare al meglio un materiale tanto economico quanto poco nobile come la plastica.





Magnat MS100  impedenza e fase elettrica
Il modulo delle Magnat ci racconta di un diffusore che sotto la gamma media scende fino ad una impedenza di 4,45ohm; un tranquillo amplificatore che dalle specifiche possa pilotare i 4 ohm (o presumibilmente anche solo i 6 ohm nominali) vi garantirà sonni tranquillissimi. L'unico , pulito picco di impedenza a circa 120 hz ci presenta un diffusore in cassa chiusa con frequenza di risonanza piuttosto alta; cosa ovvia per un piccolo woofer posto in un piccolo cabinet. Nessuna particolare alterazione localizzata del modulo ci fa pensare che il piccolo cabinet non sia adeguatamente robusto.




Proson Event Sat41  impedenza e fase elettrica
Il modulo ci presenta un diffusore che, al solito, sfrutta i "4ohm" da parte del solo woofer al fine di guadagnare qualcosa in sensibilità e linearità complessiva; anche qui, visto il minimo di 3,67 ohm a circa 240hz, è consigliabile utilizzare un amplificatore non necessariamente potente e "correntoso", ma che possa ufficialmente pilotare diffusori con Z nominale di 4 ohm. L'accordo reflex è posto a circa 74hz, che è un valore normale per questo tipo di diffusore; da notare i due picchi abbastanza bassi, che in concomitanza ad un minimo tra i picchi leggermente più alto del normale, fanno pensare a qualche perdita. Considerando che nel cabinet, e sopratutto davanti all'imboccatura del reflex, non è presente molto fonoassorbente, si può pensare che le perdite siano date dall'assemblaggio del diffusore (non ultimo il basso spessore del legno e la mancanza di guarnizioni sugli accoppiamenti degli altoparlanti).




Scythe_Kro_Craft_revB_ impedenza e fase elettrica
Le Scythe, a differenza di quasi tutti i "concorrenti" in prova (escluse solo le MINI-D), presentano una impedenza nominale di 8ohm. Percui sono elettricamente pilotabili da qualsiasi "cosa" che venga anche solo spacciata per amplificatore HiFi ! Pensate che il minimo di impedenza, rilevato a 368hz, è di ben 7,50 ohm.
Il particolare tubo reflex, accordato attorno ai 71hz, introduce (volutamente da parte del progettista) sensibili perdite; la cosa la traduciamo da quel primo picco sensibilmente abbassato ed in concomitanza al minimo tra i due picchi piuttosto elevato; la "colpa" è della elevata quantità di fonoassorbente che in parte vi si affaccia internamente, ma che sicuramente porterà ad altri vantaggi. Da notare anche l'altissima frequenza di taglio del tweeter (picco di impedenza sui 13 Khz).




MINI D_ impedenza e fase elettrica
Eccoci d'innanzi alla creatura autocostruibile; anche qui, come per le Scythe, abbiamo una impedenza molto facile da gestire per l'amplificatore, che di fatto ci rende un diffusore da 8ohm nominali. Il minimo di 5,19 ohm non deve assolutamente destare preoccupazione, oltretutto perchè rilevato in una stretta porzione attorno ai 2500hz, dove la concentrazione di potenza dello spettro sonoro musicale inizia a calare vistosamente, e quindi non richiede forti correnti dall'amplificatore. Via libera a qualsiasi amplificatore! La frequenza di accordo reale è sita attorno ai 78hz; considerando che il fonoassorbente introdotto non è molto e non è posto davanti al reflex, e visto il minimo tra i due picchi a bassa frequenza piuttosto elevato, potrei considerare la presenza di una certa quantità di perdite. A tal proposito c'è da considerare che non è stata interposta nessuna guarnizione tra il cabinet e gli altoparlanti, e per quel che costa forse sarebbe stato meglio inserirla. Qualche lievissima e localizzata incertezza nel modulo, attorno agli 800hz, potrebbe essere una caratteristica propria del woofer, come anche qualche lieve modo di risonanza interno.




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