Dicembre 2013

Al lavoro !


AL LAVORO !

A questo punto parto con una serie di considerazioni, che ovviamente ho fatto prima nella mia testa, e poi verificato al simulatore, non senza diversi ripensamenti.
Incrociare acusticamente gli altoparlanti a 4000hz circa sarebbe buono sia per proteggere il tweeter, sia per sfruttare al massimo la emissione “buona” e poco direttiva del midwoofer. Voi vi chiederete : perché sfruttare la dispersione del midwoofer? Per quale motivo? Semplicemente perché, nel momento in cui passerà le consegne al tweeter, dovrà risultare simile a quella di quest’ultimo . Ciò dovrebbe essere uno dei punti fermi per ogni diffusore, al fine di ottenere una discreta capacità di suonare “come fosse un solo altoparlante”.
Il tutto, cercando anche di tagliare fuori quel disgraziato picco a 10 Khz, di circa 20dB. L’optimum sarebbe affossarlo ancora di più, ma servirebbe un crossover più complesso, e noi non possiamo eccedere nel budget.
Fortunatamente, il midwoofer, dopo i 2.5 Khz presenta una naturale perdita di pressione (in asse e fuori asse) , che di fatto si aggiunge all’intervento del filtro. Infatti  è bene considerare che le pendenze da considerare sono sempre e solo quelle acustiche, e non quelle elettriche calcolate sui soli filtri!
Dunque, un passabasso del secondo ordine centrato sui 5Khz circa, mi pare possa essere un buona scelta iniziale; l’importante è che non sia particolarmente smorzato, altrimenti comincerebbe a tagliare troppo in anticipo, aggiungendosi troppo precocemente al taglio naturale del midwoofer appena accennato,  “uccidendo” così anche la gamma attorno ai 2Khz.
In ogni caso serviranno almeno una bobina ed un condensatore, adeguatamente dimensionati in modo da fornire un Q non troppo basso. Nel contempo quel maledetto picco dovrà affondare, non dimentichiamocelo. Attenzione: con una “audiofilissima” cella del primo ordine (ossia con una bobina in serie al midwoofer) ciò non potrebbe mai accadere……
Con il tweeter la faccenda si fa più facile, ed una volta ottenuta una soddisfacente piegatura del midwoofer, dovremo ottenerne una (quasi) speculare da parte del tweeter; ciò ci mette in condizioni di avere una risposta all’incrocio regolare, e soddisfacente anche fuori asse. In soldoni, intorno alle frequenze di incrocio acustico , avremo una fase acustica relativa tra le due emissioni non lontana dallo “zero”.
Tanto per non farmi mancare niente, mi sono anche imposto di realizzare un  crossover per quanto possibile con valori dei componenti “standard”. (se per esempio volessi un condensatore non standard, mettiamo da 9.2 uF, me ne servirebbero almeno 2 in parallelo: uno da 8.2uF ed uno da 1.0 uF…..con un aggravio dei costi). Intendiamoci, se avessi trovato la quint’essenza con un paio di componenti in più l’avrei fatto  , ma alla fine sono riuscito a semplificare abbastanza il tutto con risultati analoghi a configurazioni un po’ più complesse e costose.

 L’intento, come già detto è di realizzare un diffusore che abbia una risposta complessiva molto più regolare dell’originale, e nel contempo sostanzialmente più pulita nel decadimento.
Ed ovviamente più piacevole all’ascolto !





ANALIZZIAMO IL CROSSOVER DELLE “ Mod Monitor Style mkI “


Crossover - Scythe Kro Craft revB "Mod Monitor Style MKI"

D’ora in poi parleremo delle Scythe Kro Craft rev B “Mod Monitor Style mkI” ! Lo so, è un nome difficilissimo da ricordare; ma già nelle originali lo era !
Sopra vediamo lo schema del filtro: abbiamo due rami del secondo ordine per entrambi gli altoparlanti (il tweeter è in controfase). La cella del tweeter prevede una resistenza di attenuazione da ben 8.2ohm, che in soldoni significa una attenuazione media di circa 6dB, mentre per il midwoofer viene utilizzata una resistenza lato massa per calibrare lo smorzamento della risposta del filtro, che ha volutamente un andamento con un po’ di ripple.

Risposta elettrica singoli componenti filtrati  - Scythe Kro Craft revB "Mod Monitor Style MKI"

Guardando il grafico qui sopra, vediamo che l’andamento del passa-alto del crossover è simile ad un Linkwitz Riley, mentre quello del passa-basso del crossover  è simile ad un, di solito mal visto, Chebyschev. Perché “mal visto” ? Questo tipo di filtraggio prevede una ondulazione, o meglio un fattore di merito Q maggiore di 0.707 (che è proprio dei Buttherworth); esattamente come negli altoparlanti, all’aumentare del valore del fattore di merito di un filtro elettrico, abbiamo un peggioramento della risposta ai transitori. Ma se non si esagera con l’ondulazione (o se preferite con l’aumentare del Q) la cosa è praticamente inifluente. D’altra parte, quando operiamo scelte, dobbiamo sempre mettere sul piatto della bilancia sia i pregi che i difetti ; per poi trarne le conseguenze. Nel mio caso, viste le irregolarità di emissione del midwoofer, ho scelto questa soluzione per garantirmi la migliore risposta complessiva, pur di fronte ad un lievissimo peggioramento dello smorzamento del filtro. Sotto la risposta degli altoparlanti filtrati con il crossover Mod Monitor Style mkI, misurati sui loro rispettivi assi .

Modulo e fase dell'impedenza - midwoofer Scythe Kro Craft revB originali

Da notare che il picco del midwoofer a 10Khz è affondato in maniera soddisfacente, pur con un filtraggio non troppo complesso (per l’esattezza è sprofondato di 18.52 dB, valore che potete facilmente constatare nel grafico ancora precedente). Probabilmente influirà ancora leggerissimamente nella risposta complessiva (poiché al picco corrisponde anche uno sbalzo di fase acustica) , ma l’entità sarà minima e niente a che vedere con lo sfacelo delle “originali”. Anche il tweeter mostra una emissione riveduta e corretta, che potrà finalmente mettere in evidenza le sue proprietà “soniche”, grazie ad un utilizzo molto più ampio della sua emissione. Notare però, come l’intervento del filtro, insieme alle caratteristiche della sua risposta, vedano impedire fortemente il suo intervento acustico sotto i 2.5Khz (ossia dove sta per iniziare a distorcere un po’ troppo). La pendenza acustica delle risposte nell’intorno della zona di incrocio è simile, ed infatti……………………

Fasi acustiche enrambi gli altopartlanti - Scythe Kro Craft revB  "Mod Monitor Style MKI"

 ……….la fase acustica dei singoli altoparlanti si mantiene altrettanto simile per una porzione di frequenze più che adeguata: ciò è importante soprattutto alla luce del fatto che i filtraggi del solo secondo ordine elettrico, decretano una fascia di emissione contemporanea dei due trasduttori piuttosto ampia. Ed in questo caso, una eventuale fase acustica molto diversa tra i due trasduttori, decreterebbe evidenti problemi al minimo spostamento dal punto ottimale di ascolto.

Ma nel nostro caso, tra i 2.5 ed i 10 Khz siamo messi ragionevolmente bene.

Risposta anecoica - Scythe Kro Craft originali VS "Mod Monitor Style"

Il risultato finale è quello che vedete sopra in colore ocra; in violetto le Scythe originali.
Anche se la risposta in anecoica non dice certo tutto di un diffusore, per le originali il confronto è impietoso. Il dilemma non era SE era possibile fare meglio, ma IN CHE MISURA lo era con un budget ridotto.

Qui sotto la risposta anecoica  già vista sopra , ma per una migliore visione complessiva proposta in bianco e nero, delle sole MOD MONITOR STYLE MKI. Mi preme sottolineare che è stata ottenuta come conseguenza di ben altre scelte, e non solo fine a se stessa.

Risposta anecoica - Scythe Kro Craft  "Mod Monitor Style MKI"

Risposta in ambiente - Scythe Kro Craft revB VS Mod monitor style MKI

Si noti, qui sopra, le risposte in ambiente a confronto; se in quella “originale” le irregolarità rispecchiano quasi esattamente quelle della curva  anecoica, in quella “modificata” l’andamento è invece ancor più lineare. Per ottenere una risposta in ambiente ottimale  si deve sempre ragionare in termini di “risposta in potenza”, ossia della sommatoria delle risposte in frequenza che il
sistema emette ai vari angoli di emissione. Ciò  dipende sopratutto dalla scelta delle frequenze di incrocio e dall’interazione con il filtro crossover.

Qui sotto la risposta in ambiente già vista sopra , ma per una migliore visione complessiva proposta in bianco e nero, delle sole MOD MONITOR STYLE MKI.


Risposta in ambiente - Scythe Kro Craft revB



Come posizionare i diffusori modificati

La posizione in figura qui sopra, insieme al nuovo crossover, garantisce il previsto risultato della fase acustica relativa, e per questo un discreto mantenimento delle caratteristiche soniche anche se l’ascoltatore è posizionato con le orecchie più in alto del diffusore (ossia, per esempio, quando è in piedi ad un paio di metri da essi, impegnato a fare altro……).
Cosa che NON vale nel caso delle Schythe originali, le quali tra le altre cose suonano “al loro meglio” se posizionate in maniera classica.




Risposta in ambiente del diffusore in posizione “Desktop Monitor” (nearfield).
DIFFUSORI ORIGINALI.

Pur non essendo la priorità della nostra modifica, vediamo come si comportano le Scythe originali e quelle modificate, posizionate come potete leggere nelle 2 seguenti immagini
( poste sul ripiano della mia scrivania , dove ho il monitor del PC).

Risposta in ambiente, posizione Nearfield - Scythe Kro Craft revB
Poste nella posizione consigliata dalla Scythe sulla confezione di vendita, non mi pare che si possa comunque, e neanche lontanamente, parlare di suono “Monitor”, che presupporrebbe una gamma media sostenuta, ma anche e sopratutto lineare. Come prevedibile, analizzando l’andamento in questa posizione viene un po’ meno l’incremento di pressione dovuto al riverbero ambientale in gamma media/mediobassa, pur rimanendo la gobba emessa sui 1500hz propria dell’emissione anecoica del midwoofer. Per contro il vicino ripiano della scrivania incrementa fortemente le frequenze al limite tra la gamma mediobassa e bassa, ma ciò era facilmente immaginabile (non  per niente, i monitor nearfield amplificati professionali, prevedono una particolare  equalizzazione elettronica per questo posizionamento) . A parte questa forte caratterizzazione , che a qualcuno piacerà, all’ascolto in questa posizione  appaiono abbastanza piacevoli, più di quello che la curva farebbe intuire; ma sempre tutt’altro che “lineari”. Unico evidente miglioramento rispetto alla posizione di ascolto classica “a distanza” è dato da una gamma altissima un po’ più allineata al resto della gamma, cosa peraltro prevedibile.


Risposta in ambiente del diffusore in posizione “Desktop Monitor” (nearfield).
DIFFUSORI modificati "Mod Monitor Style MKI" .

Risposta in ambiente, posizione Nearfield - Scythe Kro Craft revB "Mod Monitor Style MKI
Beh, anche se la versione modificata non è nata principalmente per questa posizione, la linearità in gamma media  e successive è notevole; le irregolarità in gamma bassa e mediobassa sono date dal particolare posizionamento, ed in assenza di un DSP, non sono attenuabili. E’ evidente, però, che ora i diffusori possono effettivamente fare da“monitor”, anche se economico; vi mettono in condizioni di apprezzare i mixaggi della Vs musica in maniera molto più evidente che nelle originali, grazie alla possibilità di cogliere molte più sfumature di voce e strumenti musicali.




Facciamo una valutazione qualitativa con il BURST DECAY per entrambe le versioni
(decadimento acustico dopo la fine di una sollecitazione)


Burst Decay - Scythe Kro Craft revB
Burst Decay - Scythe Kro Craft revB
Rispetto ai grafici della Burst Decay relativi ai singoli altoparlanti non filtrati, nei due grafici sopra ho prolungato il tempo della finestratura dell’impulso, ed al contempo diminuito leggermente la dinamica del grafico.
Le “Mod Monitor Style mkI” risultano essere di un inezia più pulite fino a circa 4Khz, probabilmente per il nuovo crossover che taglia ed alleggerisce il lavoro del midwoofer; ma nel frangente compreso tra i 5 e gli 8Khz paiono un filo peggiori. Un filo. Credo che ciò accada perché, qui il tweeter lavora a pieno regime (a differenza delle “originali”), portando in evidenza alcune leggerissime “lentezze” proprie della sua natura. (Vedi BD del singolo altoparlante non filtrato). Ma come sempre accade, si DEVE osservare la situazione da diversi aspetti , affinché si possano trarre le giuste conclusioni; ed infatti, nel dominio della frequenza, sia nella risposta anecoica che in quella in ambiente, i vantaggi di tale nuova configurazione sono invece enormi, poiché garantiscono una evidente maggiore linearità di risposta. Dopo gli 8Khz non c’è storia, e la versione modificata, pur non eccellendo in assoluto,  risulta molto più smorzata della versione originale. I questo caso non c’è nessun dubbio, poiché i miglioramenti sono sia alla Burst Decay, che nella risposta in frequenza misurabile e percepibile. Da notare che il picco sui 10Khz, malgrado sia stato abbattuto di quasi 19dB, fa capolino lo stesso, ma ad un livello molto inferiore e non preoccupante; questo insegna che i forti breakup dei trasduttori, sono molto ostici da eliminare completamente. E con la Burst Decay ciò non sfugge.




Ed il modulo dell'impedenza ?

Già, non ne avevo ancora parlato….Ma c’è un motivo: le Scythe sin dall’origine hanno un modulo così “facile” per qualsiasi amplificatore, che anche nella peggiore delle ipotesi non potevo trasformarle in qualcosa di “ostico” da pilotare ! Comunque sotto vedete la curva ottenuta dalla nuova versione Mod Monitor Style mkI.  Uno spasso per qualsiasi amplificatore! Infatti, il  minimo del modulo è attorno ai 230hz, con ben 7.9 ohm. Notare la discreta linearità del modulo in gamma altissima, attorno al valore di 12 ohm; cosa quest’ultima che dovrebbe interessare soprattutto gli utilizzatori degli ampli in classe D o T………che a tali frequenze, molto spesso, hanno un fattore di smorzamento veramente ridicolo……


Modulo impedenza - Scythe Kro Craft revB Mod Monitoir Style MKI






MA.......come suonano?

Niente da fare. Essendo in "conflitto di interessi"  non posso certo raccontarvi per filo e per segno come suonano! L’unica certezza che vi posso dare è che a me piacciono molto di più delle originali.
Bello sforzo, direte voi…….
In ogni caso, volendo darvi qualche indicazione sul loro suono posso dirvi che adesso vantano una migliore coerenza di emissione su tutta la loro banda passante. Considerando le loro dimensioni hanno una “presenza” davvero consistente , ed il livello di dettaglio sonoro mi pare finalmente adeguato ad un ascolto HiFi. Meno ruffiane di prima, sono più rivelatrici circa il mixaggio della musica che gli fate riprodurre.
Insomma, a mio personalissimo parere ora sono molto più “fedeli” di prima.

E soprattutto molto ma molto competitive anche con diffusori di dimensioni analoghe che costano di più.

 

A Voi, l’ardua sentenza !





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