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segue
SYNTHESIS MAGNUM 100 & SYNTHESIS MAGNUS CDP
L'interno del Magnum100 |
| Il Magnum100
ha un layout ordinatissimo, e la minimizzazione ed accuratezza
complessiva dei cablaggi è davvero buona. L'alimentatore toroidale da
250VA appare ben dimensionato e posizionato all'estrema sinistra, più
distante possibile dalla
PCB. Mi chiedo se non fosse stato possibile metterlo a destra e
spostare la PCB a sinistra, in modo da poter interporre il dissipatore
tra il trasformatore ed il resto delle schede, con funzione di
schermatura. Ma il progettista ne sa sicuramente molto più di me, ed
avrà valutato che il
flusso disperso del toroide è basso al punto di non prendere precauzioni "eccezionali". La scheda
principale accoglie praticamente tutta la circuitazione
dell'amplificatore (che è semplificata grazie all'utilizzo dei chip
di potenza di tipo "LM3886TF", selezionati, di cui ne ritroviamo una coppia per canale). Sul
frontale vediamo la scheda che detiene i comandi del frontale, compreso
il potenziometro analogico motorizzato. L'ordine regna sovrano. |
| Sopra,
il particolare della scheda stante a ridosso del pannello frontale, che
di fatto rappresenta l'interfaccia "uomo-macchina". Da sinistra: il ricevitore ad infrarossi del telecomando, il led bicolore che indica l'azione di preriscaldamento dello stadio valvolare, il potenziometro ALPS blindato e motorizzato, ed i tasti di selezione ingressi, ad esclusione reciproca di tipo meccanico ma dal buonissimo feeling utilizzativo. La connessione con la scheda principale dell'ampli avviene tramite la piattina che vedete al centro, su apposito connettore. Da notare il piccolo potenziometro di tipo ben protetto usato per il bilanciamento tra i canali, la cui calibrazione viene effettuata dal fabbricante in catena di montaggio. |
| La
scheda principale dell'amplificatore, vista dal lato del dissipatore;
si intravedono i 4 LM3886TF, ricordo, utilizzati anche da AudioAnalogue e JeffRowland , tanto per citare un paio di aziende ben
conosciute...... Uno di questi chip di potenza potrebbe erogare da solo fino a 50W rms su 8 ohm (con 35V di alimentazione) e 68W rms su 4 ohm (in questo caso con 28V di alimentazione); quindi, visti i dati dichiarati dalla Synthesis (100W rms x2ch su 4 ohm), non si è cercata la massima performance di targa, ma un compromesso per le più alte affidabilità e stabilità; il che, per l'utilizzatore finale, risulta sicuramente una scelta vincente nel tempo. Come non notare, poi, le 2 valvole che regalano l'anima ibrida a questa elettronica? Ne riparleremo. Dietro di loro, seminascosti, i 4 condensatori di livellamento da 4700uF cadauno, per un totale di quasi 20000uF. Si notino, ancora, i connettori dei cablaggi ben incappucciati e protetti, e la accuratezza d'insieme. |
| Come promesso, ecco le valvole termoioniche utilizzate nello stadio di preamplificazione, di fatto prodotte in Russia. Sono le Electro-Harmonix
6922EH, anch'esse selezionate, che sul mercato rimpiazzano le Sovtek 6922 ormai non più
prodotte. Di fatto sono le equivalenti alle europee ECC88 / E88CC.
L'utilizzo di uno stadio pre valvolare, prende origine dalla ricerca
del progettista di una particolare impostazione timbrica. |
| Qui
la fotocamera, sfumando le valvole posizionate in primo piano, si
sofferma sui 4 condensatori di livellamento e sull'imponente
trasformatore toroidale; ma vorrei far notare l'evidente impronta artigianale, ben riscontrabile nel layout del cablaggio. |
| Il
reparto I/O : sullo sfondo la presa di alimentazione ad incasso, di
tipo IEC con fusibile integrato. Più vicini le connessioni per gli
speaker che sono 4 coppie, ma sfruttabili solo per connettere in
Bi-wiring una sola coppia di diffusori; notare i morsetti dorati, ed il
connettore sfilabile che porta il segnale amplificato alla morsettiera.
In primo piano, sempre sul pannello posteriore gli ingressi a basso
livello. Nel complesso un apparecchio che, pur assemblato artigianalmente, vanta un un layout molto ordinato ed intelligente. |
L'interno
del MagnusCDP
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